Autore

Scrivere è un modo per fissare i pensieri e le emozioni. E' una specie di palestra che aiuta la mente a flettersi, perché quando torni a leggerli ti tendi conto di quanta strada hai percorso da quei momenti.Quando scrivi esprimi a te stesso ciò che con i pensieri non sempre identifichi in maniera chiara ed esaustiva. Ti passano per la testa tante sensazioni che si trasformano in emozioni, appunto, ma che poi tendono a svanire. Così scrivere aiuta a codificare con più attenzione ciò che sarebbe bene non dimenticare. L'ho sempre pensato, ed è per questo che scrivo sin da ragazzino, dapprima col classico diario e poi pian piano storie brevi. Ho capito che questa pratica alimenta anche l'immaginazione e la fantasia che sono due elementi che ritengo importanti e strategici nella vita per proiettare quella che chiamiamo "visione". Lungo il percorso, che in questo modo è possibile tracciare, posso stabilire dei passi che diventano programmatici, arrivando così al compimento dell'obiettivo, con l'aggiunta di un altro elemento che matura per caduta: la determinazione. Si, perché quando ci credi col cuore in qualcosa, non puoi che raggiungerla! Ma esiste un altro aspetto, a mio parere, che questa pratica può alimentare. Ed è la costruzione "dell'ideale di vita", che gradualmente si costruisce man mano che i pensieri si assommano, non dimenticati proprio grazie alla scrittura! E così l'ideale nella vita si costella di tanti obiettivi che alla fine finiscono per fare la differenza tra le persone, attraverso quello che per tanti rimane soltanto un sogno. Ricordo la battuta di una parodia cinematografica di un personaggio che, simulando attraverso un gioco di parole il vuoto che sente dentro, dice: "io ho un sogno, avere un sogno!". Ho scoperto così che c'è chi vive di singoli obiettivi e chi invece di ideali, che portano ad esplorare il mondo in maniera più estesa. All'apparenza può sembrare una sovrapposizione, ma di fatto non lo è. Se uno pensa che vorrà diventare un avvocato oppure un altro tipo di professionista nella sua esistenza, il suo obiettivo sarà quello e si spenderà attraverso lo studio e la pratica per raggiungerlo.Ma costruire un ideale significa invece poter assommare più obiettivi e destinazioni diverse purché rispondono a quella logica, accorgendosi così che una mente flessa, può adoperarsi in tanti campi con successo. Perché l'immaginazione così estesa, riporterà alla mente una visione molto più ampia dell'esistenza.Scrivere induce ad un'osservazione più attenta del mondo da molte più angolazioni, rispetto ad una vita più sistemica, perché aumenta la sensibilità. Maturando questi aspetti, ho alimentato la creatività in maniera esponenziale, accorgendomi che più andavo avanti più mi veniva facile scrivere storie e sceneggiature. A tutto questo si aggiunge naturalmente un'esperienza di vita in campi diversi che mi aiuta ad estendere ancor più l'immaginazione attraverso la realtà. E sapete una cosa? Proprio come si dice, "la realtà spesso supera l'immaginazione" perché aggiunge quell'imprevedibilità classica dell'esistenza, che "tiene conto" delle infinite variabili del mistero della vita.Alex Poli autore nasce così. Un'ultima considerazione. L'aspetto esoterico della vita mi affascina in modo particolare, perché ritengo che le risposte che cerchiamo non siano davanti ai nostri occhi. Ma bensì "nell'oltre", cioè in quel mondo che non possiamo vedere ma che possiamo percepire, purché allontanandoci un pochino dal "materico" del quale siamo intrisi. Quindi scrivo storie che cerchino risposte in quel mondo, e che poi si riflettono in questo. Come? Osservate e vedrete!


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